Auschwitz – Birkenau
Il tour del campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau consente di scoprire la storia macabra dei campi di concentramento.
Auschwitz-Birkenau è uno dei centri di sterminio più importanti, in cui persero vita più di un milione di persone.
Il complesso Auschwitz–Birkenau, poco distante dalla città di Cracovia, circa 60 km, comprende la visita dei campi: Auschwitz, campo base e Birkenau, campo di sterminio.
Il campo base, inizialmente luogo di reclusione di prigionieri politici, a seguito degli arresti di massa dopo lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, è stato la risposta all’esigenza di trovare un posto capace di accogliere i carcerati che non entravano nelle carceri già esistenti e sempre più affollate. Ben presto però, assunse la sua seconda funzione di dare una “soluzione finale alla questione ebraica” il che in effetti assunse il significato di sterminio di massa.
È difficile stabilire con precisione il numero dei deportati e le vittime di Auschwitz. I nazzisti prima di abbandonare il luogo, distrussero moltissimi documenti. Inoltre tante persone non figuravano in alcun registro in quanto uccise nel crematorio subito dopo l’arrivo.
Numeri
- più di 1.300.000 deportati
- più di 1.100.000 sterminati, di cui la maggioranza di origine ebraica (90%) ma anche polacca e sovietica, ed anche altre minoranze, come omosessuali, testimoni di Geova, zingari ecc.
Auschwitz è un monumento all’aperto. Girando tra i blocchi, in assistenza di una guida, si sprofonda nella storia macabra della condizione umana.
Visita del campo base
La prima e la più lunga parte della visita si svolge nel campo base. Il tour inizia con il passaggio nella porta con la famosa scritta “Arbeit macht frei” (“Il lavoro rende liberi”). Colpisce l’ironia del signifiato guardando intorno il recinto di filo spinato. Poi si inizia la passeggiata da un blocco all’altro, percorrendo gli stessi percorsi che percorrevano i prigionieri di questa fabbrica della morte, dove quest’ultima assumeva le forme più svariate, tra cui quella più popolare: l’uccisione nella camera a gas.
I blocchi sono ricchi di oggetti lasciati dalle vittime: foto, documenti, oggetti personali come scarpe, vestiti, valigie ecc. Piano piano si scoprono i blocchi abitativi, le carceri, il muro delle esecuizioni, l’ospedale, i blocchi dei famosi esperimenti medici, come quello del famoso dottor Mengele, che eseguiva le proprie ricerche sui gemelli cercando di conoscere il segreto della genetic. Si arriva infine verso le camere a gas, il vicino crematorio e la casa del comandante generale del campo, una villetta con un piccolo giardino, la quale sembra estranea dal contesto.
Birkenau
Finita la prima parte si sale su una navetta gratuita che parte ogni mezz’ora e si arriva al secondo campo, Birkenau, distante 3 km da Auschwitz. La maggior parte degli edifici fu distrutta dai nazzisti. Sono rimaste poche baracche, più le rovine dei forni crematori. Agli occhi del visitatore si apre un vasto terreno che assomiglia un po’ ad un campo agricolo o ad un prato, quando ricoperto di erba verde. I visitatori compiono lo stesso percorso che all’epoca eseguivano le vittime al loro arrivo in treno, selezionate per essere mandate direttamente nelle camere a gas. A disposizione dei turisti ci sono alcune baracche, quasi intatte, che con scarsissime codizioni abitative e sanitarie, rispecchiano il calvario della vita dei prigionieri.
Il tour di Auschwitz, anche se triste, va assolutamente fatto. In quanto, come dice la scritta amonitrice all’ingresso dei campi: “chi non conosce la storia, è destinato a riviverla”.